Come fare Local SEO per aziende suggerimenti e strategie di Pietro Rogondino

Come fare Local SEO per aziende: suggerimenti e strategie di Pietro Rogondino

Nel panorama digitale attuale, avere un sito web aziendale invisibile su Google equivale a non esistere per i propri potenziali clienti. Pietro Rogondino, consulente SEO esperto specializzato in strategie di SEO locale, nel corso degli anni ha sviluppato una metodologia precisa per trasformare aziende con una pessima presenza online in punti di riferimento delle ricerche locali per i propri prodotti o servizi. Il suo approccio si basa su dati concreti e strategie testate in 18 anni di esperienza con aziende seguite un po’ in tutta Italia.

Se ti stai chiedendo quanto sia complesso ottimizzare il tuo sito per il posizionamento locale, sappi che la Local SEO non è magia, ma una strategia strutturata che premia chi conosce il territorio, parla la lingua del proprio pubblico e risponde prontamente alle esigenze locali. Scopri i pilastri essenziali per dominare le ricerche locali nella tua città e migliorare la visibilità del tuo business.

Come i clienti cercano realmente la tua azienda

Il principale errore delle aziende è credere che i clienti cerchino direttamente il loro nome o brand. In realtà, come sottolinea Rogondino, la maggior parte delle ricerche segue un modello preciso: Prodotto o Servizio + Posizione geografica (es: pizzeria Bari). Comprendere questo modello di ricerca è fondamentale per migliorare il posizionamento locale e raggiungere più clienti nella tua zona.

Quali sono i tre tipi di ricerca dominanti online

Per avere successo nella Local SEO, è fondamentale comprendere come le persone cercano servizi e aziende nella loro zona. Le ricerche locali seguono tre modalità principali, ciascuna con caratteristiche e intenti specifici che influenzano il posizionamento e la visibilità online.

Ecco quali sono:

  1. Ricerche “vicino a me”: esempi come “Ristorante vicino a me” o “Meccanico vicino a me” indicano un bisogno immediato di trovare servizi nelle vicinanze.
  2. Ricerche con città specifica: query come “Avvocato Bari” o “Parrucchiere Monopoli” mostrano che l’utente conosce esattamente la città in cui cerca il servizio.
  3. Ricerche con zona precisa: ricerche dettagliate come “Elettricista zona Poggiofranco Bari” o “Farmacia zona San Pasquale Bari” rappresentano il massimo livello di precisione geografica.

Conoscere queste tipologie è essenziale per ottimizzare il tuo sito e intercettare al meglio la domanda locale.

APPROFONDIMENTO: Come scegliere il migliore consulente SEO italiano

L’errore fatale del “vicino a me”

Molti imprenditori commettono l’errore di inserire “vicino a me” nei contenuti del proprio sito web. Questo approccio è completamente sbagliato. Come ci racconta Pietro Rogondino, che sulla SEO locale per le aziende ha scritto anche un ebook, Google comprende automaticamente la posizione dell’utente tramite GPS, rendendo superflua e controproducente l’inserzione di questa frase nei contenuti. Il “vicino a me” non si scrive, si conquista attraverso una presenza locale autentica e verificabile.

Perché investire nella Local SEO conviene più delle Ads

Investire nella Local SEO conviene molto di più delle campagne Ads perché offre risultati duraturi e un ritorno sull’investimento maggiore nel tempo. Mentre le pubblicità online garantiscono visibilità immediata solo durante la durata della campagna, la Local SEO costruisce una presenza solida nei motori di ricerca, migliorando costantemente il posizionamento nelle ricerche geolocalizzate.

Questo significa attirare clienti autentici e interessati, aumentare la fiducia nel brand e ridurre il costo per acquisizione. Inoltre, il posizionamento SEO locale valorizza la reputazione online e favorisce l’interazione diretta con il mercato locale, elementi fondamentali per una crescita stabile e sostenibile del business.

Nella Local SEO essere una grande azienda ed avere un budget infinito non garantisce matematicamente la vittoria. Quello che conta davvero sono le recensioni autentiche, la presenza costante, le risposte veloci e i contenuti locali. Un piccolo imprenditore con 300 recensioni a 5 stelle può facilmente battere una multinazionale con poche recensioni e media scarsa.

Google Business Profile: come ottimizzare la scheda per dominare le ricerche locali

La scheda Google Business Profile (ex Google My Business) determina il 42% del successo nella Local SEO. Questa piattaforma gratuita rappresenta il primo punto di contatto tra la tua azienda e i clienti che cercano servizi nella tua zona. Un profilo ottimizzato correttamente può triplicare le chiamate e raddoppiare le visite in negozio entro 90 giorni.

NAP consistency: la regola d’oro per il posizionamento locale

Il NAP (Nome, Indirizzo, Numero di telefono) costituisce il DNA identificativo della tua attività online. La coerenza assoluta di questi dati sul web influenza direttamente il tuo ranking su Google Maps.

Come implementare il NAP correttamente:

  • Nome azienda: utilizzare sempre la denominazione legale completa (evitare abbreviazioni come “Srl” in alcuni posti e “S.r.l.” in altri)
  • Indirizzo: mantenere formato uniforme (Via Roma 15 oppure Via Roma, 15 – scegliere uno standard e mantenerlo)
  • Telefono: stesso formato ovunque (+39 080 123456 o 080.123456, mai mescolare stili)

Errori comuni che penalizzano il 67% delle attività locali:

  • Variazioni nel nome (“Pizzeria da Mario” vs “Da Mario Pizzeria”)
  • Numeri civici inconsistenti (15 vs 15/A)
  • Prefissi telefonici mancanti o diversi

Aree di servizio: massimizzare la copertura geografica

Le aree di servizio Google Business permettono di intercettare ricerche in un raggio fino a 200km dalla sede, aumentando la visibilità del 280% rispetto ai profili con solo indirizzo fisico.

Strategia avanzata per le aree di servizio:

  1. Elencare città specifiche invece del raggio generico (20 città nominate battono “raggio 50km”)
  2. Prioritizzare per volume di ricerca: inserire prima le città con più abitanti e ricerche
  3. Includere quartieri popolari delle grandi città (es. “Milano – Brera, Navigli, Porta Nuova”)
  4. Aggiornare stagionalmente: località turistiche in estate, zone commerciali in inverno

Formula vincente per service area business:

  • Sede principale + 10-20 località principali servite
  • Aggiornamento trimestrale basato su dati Analytics
  • Corrispondenza con pagine località sul sito web

APPROFONDIMENTO: I migliori specialisti di posizionamento SEO in Puglia

Ottimizzazione fotografica: convertire con le immagini

Le attività con più di 100 foto su Google Business Profile ricevono il 520% di richieste di indicazioni e il 720% di click al sito web rispetto a quelle con meno di 10 immagini.

Calendario fotografico mensile per massimo impatto:

Prima settimana:

  • Esterni dell’attività (3 angolazioni diverse)
  • Insegna illuminata (versione diurna e notturna)
  • Parcheggi e accessi

Seconda settimana:

  • Team al lavoro (5-7 scatti spontanei)
  • Processi produttivi o servizi in azione
  • Attrezzature e tecnologie utilizzate

Terza settimana:

  • Prodotti best-seller o servizi principali
  • Prima/dopo di lavori completati
  • Dettagli che mostrano qualità e cura

Quarta settimana:

  • Video di 30 secondi (tour virtuale)
  • Clienti soddisfatti (con consenso)
  • Eventi o novità del mese

Specifiche tecniche per ranking ottimale:

  • Risoluzione: minimo 720×720 pixel, ideale 1920×1080
  • Formato: JPG o PNG sotto i 5MB
  • Naming: includere keyword nel nome file (es. “ristorante-pesce-fresco-bari.jpg”)
  • Geotag: aggiungere coordinate GPS alle foto prima dell’upload

Metriche nascoste che Google non dice

Fattori di ranking segreti nel Google Business Profile:

  • Velocità di risposta: rispondere entro 5 minuti ai messaggi aumenta il ranking del 23%
  • Completezza profilo: ogni campo compilato vale +3% di visibilità
  • Frequenza aggiornamenti: post settimanali = +19% di impression
  • Attributi specifici: aggiungere 15+ attributi pertinenti migliora il matching del 31%
  • Q&A attive: rispondere a 10+ domande frequenti aumenta il CTR del 44%

L’ottimizzazione completa di un Google Business Profile richiede 2-3 ore iniziali più 30 minuti settimanali di manutenzione, ma genera un ROI medio del 1.400% nei primi 6 mesi per le attività locali che seguono queste linee guida sistematicamente.

Trasformare i click in clienti: l’ottimizzazione del proprio sito web aziendale

Design che converte in 3 secondi

Gli utenti decidono se restare o lasciare un sito in soli 3 secondi. Il design deve essere pulito, con sfondo bianco, testo nero, font leggibile e un solo colore in evidenza per i pulsanti principali. I bottoni devono essere almeno 44×44 pixel per essere facilmente cliccabili da mobile. Il form contatti dovrebbe limitarsi a massimo 3 campi, poiché ogni campo aggiuntivo riduce le conversioni del 10%.

SEO On-Page: le basi che tutti sbagliano

Uno degli errori più comuni è utilizzare titoli H1 generici come “Benvenuti sul nostro sito” anziché includere parole chiave strategiche. L’H1 dovrebbe sempre contenere il servizio offerto e la città di riferimento, ad esempio “Elettricista a Bari specializzato in interventi urgenti”.

Anche il Meta Title va ottimizzato, mantenendolo sotto i 55 caratteri, con il servizio all’inizio e il brand alla fine, come per esempio: “Idraulico pronto intervento Bari | AcquaRapida”.

La Meta Description agisce come un vero pitch di vendita: in massimo 155 caratteri deve spiegare chiaramente i benefici per il cliente, includere numeri o dati concreti e una call to action efficace, come “Interventi garantiti entro 24h – Chiama ora per un preventivo gratuito!”.

Curare questi elementi è fondamentale per migliorare il posizionamento e aumentare i clic qualificati.

Pagine località: moltiplicare la visibilità

Una sede a Bari che serve anche Polignano, Monopoli e Mola di Bari richiede una pagina specifica per ogni zona. Questo approccio può moltiplicare per 10 la visibilità online. Ogni pagina deve essere unica, con contenuti specifici per la zona, menzioni di luoghi caratteristici e recensioni localizzate.

Le parole chiave che i clienti utilizzano davvero

La ricerca delle parole chiave nella Local SEO segue logiche specifiche. Gli utenti non cercano nomi di aziende, ma soluzioni a problemi immediati.

I tre tipi di ricerca ad alta conversione

  • Servizio + Località: “Elettricista Poggiofranco”, “Parrucchiere Bari centro”. Intento chiaro e bisogno immediato.
  • Problema + Soluzione: “Perdita acqua bagno Bari”, “Mal di denti sabato Bari”. Chi cerca così è pronto ad acquistare immediatamente.
  • Qualità + Servizio: “Miglior ristorante pesce Bari”, “Avvocato divorzista economico Bari”. Ricerche ad alto valore commerciale.

Google Autocomplete: la miniera d’oro gratuita

Google Autocomplete è uno strumento gratuito prezioso per la ricerca delle parole chiave. Digitando frasi come “elettricista a…” o “elettricista Bari” si ottengono suggerimenti basati sulle ricerche reali di migliaia di utenti. Ogni proposta offre un’opportunità concreta per intercettare traffico qualificato attraverso la creazione di contenuti mirati e ottimizzati.

Ogni backlink rappresenta un voto di fiducia da parte di altri siti web, migliorando l’autorevolezza e il posizionamento del tuo sito. Ad esempio, un link da un’importante testata locale come La Gazzetta del Mezzogiorno può valere più di mille visite dirette per l’effetto positivo sulla reputazione online.

Le directory locali essenziali

La base per costruire autorità locale parte dall’iscrizione a directory fondamentali come Google My Business, Pagine Gialle, Yelp, TripAdvisor (per ristoranti e attività turistiche) e la Camera di Commercio locale. Inoltre, è utile registrarsi su directory regionali o settoriali come Virgilio.it, Misterimprese.it, Hotfrog.it, Cylex.it, o specializzate come TheFork per ristoranti e Docplanner per medici.

  • Eventi locali: sponsorizzare eventi o squadre sportive nel quartiere (ad esempio una squadra di calcio locale) può costare poche centinaia di euro ma garantisce un backlink permanente e visibilità diretta nella comunità.
  • Media locali: collaborare con giornali e portali di notizie locali proponendo articoli o contributi di valore permette di ottenere backlink autorevoli con firma e link al sito.
  • Partner commerciali: creare relazioni strategiche con fornitori o clienti B2B per scambi di link reciproci rafforza la rete di riferimenti e aumenta l’autorità digitale.

Queste azioni mirate sono fondamentali per migliorare la credibilità del sito agli occhi di Google e attrarre più traffico qualificato.

Le recensioni: il carburante della Local SEO

Le recensioni online influiscono per circa il 50% sull’algoritmo di posizionamento locale di Google, rappresentando un fattore concreto e determinante per la visibilità nei risultati di ricerca. Non sono semplici opinioni, ma veri e propri segnali di affidabilità che aiutano a migliorare il ranking e attirare nuovi clienti.

Il sistema automatico per raccogliere recensioni

Il momento giusto per chiedere una recensione è subito dopo aver fornito un servizio soddisfacente, quando il cliente è ancora entusiasta. Un sistema efficace prevede l’invio automatico di un SMS entro 2 ore, seguito da una email dopo 24 ore e un promemoria a distanza di una settimana. Utilizzare un link diretto alle recensioni Google (ad esempio g.page/r/[codice]/review) semplifica il processo per il cliente, aumentando notevolmente la probabilità di ricevere feedback positivi.

Gestire le recensioni negative con professionalità

Le recensioni negative sono inevitabili, ma una risposta professionale può trasformarle in opportunità di miglioramento e fidelizzazione. La strategia vincente prevede un ringraziamento, il riconoscimento del problema senza ammettere colpe, la proposta di risolverlo offline e l’invito a dare una seconda chance al servizio. Le recensioni negative gestite con cura spesso risultano più convincenti delle recensioni perfette, perché mostrano trasparenza, umanità e capacità di risolvere eventuali criticità.

Come misurare il successo della tua campagna di SEO Locale: le metriche che contano

La maggior parte delle aziende che investono nella Local SEO lo fa senza monitorare i risultati, rischiando di lavorare senza una chiara direzione. Misurare le performance non è un optional, ma una necessità per ottimizzare la strategia e garantire la crescita del business.

Le 7 metriche fondamentali da monitorare

  • Posizione media per le keyword principali: controllare la posizione del sito nei risultati di ricerca per le parole chiave più rilevanti.
  • Click da Google Maps: quantificare quanti utenti cliccano sulla scheda Google My Business per visitare il sito o chiamare.
  • Chiamate da Google Business Profile: misurare il numero di chiamate generate direttamente dal profilo aziendale.
  • Richieste di indicazioni stradali: valutare quante persone utilizzano la funzione “Indicazioni” per raggiungere la sede.
  • Impression nel Local Pack: monitorare quante volte la scheda locale appare nei risultati di Google.
  • Tasso di conversione del sito: analizzare quanti visitatori compiono l’azione desiderata (contatto, acquisto).
  • Revenue derivante dalla Local Search: calcolare il fatturato generato grazie al traffico locale.

Tenere sotto controllo queste metriche consente di affinare la strategia, massimizzare il ritorno sull’investimento e migliorare continuamente la propria presenza locale.

Local SEO per aziende: il momento di agire è ora

La Local SEO non richiede genio ma costanza. Non serve un budget enorme ma un metodo preciso. Come evidenzia Pietro Rogondino nella sua guida, ogni giorno di attesa significa perdere clienti, visibilità e fatturato.

I competitor oggi dormono sugli allori, ma per quanto ancora? Chi inizia ora a costruire presenza locale metodica e costante avrà un vantaggio competitivo decisivo nei prossimi mesi.

La mappa è nelle tue mani. Le strategie sono testate. Gli strumenti sono disponibili. Manca solo la decisione di iniziare. Il momento migliore per piantare un albero era 20 anni fa. Il secondo momento migliore è adesso.

Roberto Lorusso
Roberto Lorusso

Ciao a tutti! Sono Roberto Lorusso, un dinosauro digitale sopravvissuto all'era pre-Google quando "fare marketing online" significava mandare email non richieste e creare siti web con GIF animate lampeggianti. Sì, ero già lì nel 1995, quando molti influencer di oggi erano ancora impegnati a masticare pastelli a cera! Dopo aver conquistato una laurea in economia a Bari (con una tesi scritta quando Internet si pagava a minuti), ho iniziato la mia scalata professionale infiltrandomi in multinazionali del retail. Lì ho imparato che il marketing strategico è come cucinare le orecchiette: sembra semplice finché non ci provi tu stesso. Quando non sto manipolando algoritmi o costruendo imperi di backlink, potete trovarmi in due stati esistenziali: ipnotizzato da un riff di chitarra o schiavo volontario di felini domestici tirannici. I miei gatti hanno un curriculum vitae più impressionante del mio: esperti in keyboard walking e revisori implacabili di ogni mio documento importante. Nonostante le rughe strategiche e i capelli che hanno deciso di fare "unfollow" al mio cuoio capelluto, affronto il digital marketing con l'entusiasmo di un ventenne alla sua prima partita IVA. La SEO è la mia palestra: ogni giorno Google cambia le regole, io cambio strategie, in un eterno tango digitale che dura da decenni!

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